Musei civici (Bologna)

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Il Settore Musei Civici Bologna ri-municipalizza i musei civici di Bologna. È fondato nel 2022 per la gestione e il coordinamento del sistema civico museale.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Bologna vanta una lunga storia dei propri musei civici. Nel 2007 la Galleria d'arte moderna è stata sostituita dal MAMbo, che dal 2012 ospita nella propria sede in via Don Minzoni anche il Museo Morandi.

I Musei civici bolognesi gestiti dal Comune furono sostituiti nel gennaio 2013 da Istituzione Bologna Musei.

Dopo una decina d'anni di autonomia ed esternalizzazione, il 1° luglio 2022 è stato fondato dal Comune di Bologna il Settore Musei Civici Bologna, che ripende le funzioni e sostituisce l'Istituzione Bologna Musei non più esistente.[1]

Musei[modifica | modifica sorgente]

Del Settore Musei Civici Bologna fanno parte i seguenti musei, divisi per aree tematiche:[1][2][3]

Area archeologica[modifica | modifica sorgente]

Arte Antica[modifica | modifica sorgente]

L'area dei Musei Civici d'Arte Antica comprende:

Area Arte moderna e contemporanea[modifica | modifica sorgente]

Area Musica[modifica | modifica sorgente]

Area Patrimonio industriale e cultura tecnica[modifica | modifica sorgente]

Area Storia e Memoria[modifica | modifica sorgente]

Vedi anche[modifica | modifica sorgente]

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. 1,0 1,1 Chi siamo, su Musei Civici Bologna. URL consultato il 10 settembre 2022.
  2. Struttura organizzativa, su Musei Civici Bologna. URL consultato il 10 settembre 2022.
  3. Musei, su Musei Civici Bologna. URL consultato il 10 settembre 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica sorgente]