Franco Staco

Franco Staco, all'anagrafe Francesco Staco (Napoli, 13 dicembre 1956), è un cantautore, compositore e pianista italiano.

Nella sua carriera ha registrato per le etichette discografiche GS Record, Seamusica, Flash Music e Mea Sound, riscuotendo il successo prevalentemente nel meridione d'Italia.

È noto al pubblico per aver portato sempre il cappello a visiera, fin dagli inizi della sua carriera, divenuto ormai una sua caratteristica d'immagine.

Biografia[modifica | modifica sorgente]

Gli inizi anni 60[modifica | modifica sorgente]

Nato a Napoli il 13 dicembre 1956 da due artigiani che possiedono una macelleria a Casoria, è il primo di cinque figli. Già da piccolo ha la passione per la musica, specialmente quella partenopea e così una volta terminato gli studi arrivando fino alla terza media inizia la sua carriera all'età di 14 anni come autore. Infatti prima di diventare un cantautore è solo un autore.^[1]^[2]

Il successo anni 70 e 80[modifica | modifica sorgente]

Nel 1970, a 14 anni, inizia a far ascoltare le sue poesie ai suoi amici e in feste di piazza. Una sera per caso, Michele Giordano gli propone di far diventare le sue poesie dei brani musicali. L'occasione è il Festival Pulcinella D'Oro, dove una sua poesia diventa il brano N'attimo senza e te, che vince il primo premio. Da quel momento ha iniziato a scrivere canzoni per cantanti quali: Pino Mauro, Mario Trevi, Nino D'Angelo, Mauro Nardi, Franco Moreno e Carmelo Zappulla. Tra i brani scritti per altri artisti vi sono: Ragazza mia, Mannaggia, Io ti amo, La prima volta, Mani gelate, Ballando, Io ti avrò, La mozzarella della spiaggia, Guerra e pace e infine Sto murenno . È anche compositore e arrangiatore di qualche suo album e in tal modo collabora con diversi maestri tra i quali: Vittorio Annona, Giovanni Robustelli, Enzo Rossi, Pasquale Perna e Pasquale Latteri.^[1]

A 18 anni, in occasione di una manifestazione musicale a Casoria, con un gruppo di amici, partecipa alla manifestazione con una canzone inedita, vincendo il primo premio e iniziando così la sua carriera di cantautore. Da quel momento in poi, con l'incisione del 45 giri Doje parole/Un'avventura, affianca, appunto, alla carriera di autore quella di cantante. Nel 1984 arriva la chiamata di Pietro Santonocito dalla GS Record di Catania, che propose a Staco di andare in Sicilia per un contratto discografico. Nel 1985 arriva il suo primo album intitolato Il maglione blu riscuotendo un discreto successo. Nell'anno successivo, venne pubblicato il suo secondo album, A tutto gas, ma il vero successo arriva nel 1987 con il terzo album, Vincerò, in cui è incluso il brano Auguri a te. Nel 1991 scrive il brano Trapanarella (incluso nell'album Nel nome dell'amore), uno dei brani più noti dell'artista. I suoi brani più noti sono: Cambierò, Relazione, Fumo negli occhi, Figlio e puveriello, Vita di comunità, La foglia di bambù, Viaggio di nozze e altri.^[1]

È stato uno dei primi insieme ad altri suoi colleghi a proporre la cosiddetta musica neomelodica pur rimanendo sempre in un ambito di nicchia, ha dato un contributo importante nel suo campo anche grazie a molti suoi brani che hanno i testi in italiano.

Gli ultimi periodi anni 90 e 2000[modifica | modifica sorgente]

Nel 2006 e successivamente, a causa della scomparsa dei genitori, e non solo la sua carriera ha alcune battute di arresto. Anche a metà anni novanta la sua carriera è stata in procinto di concludersi per poi riprendersi sia pure senza trovare più il successo degli albori.^[1]

Nel 1999 partecipa al Festival di Napoli su Rete 4 classificandosi al 13º posto.^[1]

Su Facebook pubblica una serie di video intitolata Tutti insieme appassionatamente. Inoltre spesso è stato ospite di varie emittenti locali come Telecor e Video regione.